Ti è mai capitato di aprire una crema per le mani con l’arrivo della stagione fredda e abbandonarla all’inizio dell’estate chiedendoti, all’arrivo dell’inverno successivo, se fosse ancora utilizzabile? Oppure di ritrovare dopo mesi quel fondotinta che avevi lasciato in un angolo e farti sorgere mille dubbi sulla sicurezza di questo prodotto dopo tanto tempo? O ancora, di aver acquistato un ombretto e di averlo dimenticato ancora sigillato per anni? Il periodo in cui i cosmetici sono utilizzabili in modo sicuro dipende, ovviamente, dalla scadenza, ma questo concetto funziona in modo diverso rispetto a quanto avviene per i generi alimentari e talvolta può generarsi confusione. Di seguito faremo luce sulla questione in modo approfondito.
Perché è importante controllare la scadenza dei cosmetici?
In linea generale, possiamo affermare che la scadenza dei prodotti dedicati alla cura della pelle e alla bellezza del viso e del corpo comincia dal momento in cui la confezione viene aperta. Il range all’interno del quale si aggira questo periodo è molto variabile, da un minimo di 6 mesi fino a un massimo di 48, a seconda del tipo di cosmetico, dei materiali con il quale è stato realizzato e del suo formato. Nonostante questo tempo sia quantificato direttamente sulla confezione, occorre tenere presente che esistono anche molti altri fattori che potrebbero interagire e velocizzare il processo di degrado: in questo caso, sarà probabile notare dei segnali fisici, come dei cambiamenti nell’aspetto dell’articolo, dei quali parleremo in modo più preciso tra poco.
Per ora ti basta sapere che agenti come il calore e altri fattori esterni possono influire compromettendo la qualità del cosmetico fino a rendere necessario l’acquisto di un suo sostituto, dal momento che l’impiego di sostanze scadute che entrano a contatto con la pelle potrebbe innescare delle reazioni che possono rivelarsi gravi. Quindi, il primo passo consiste nel tenere al riparo i propri acquisti in modo che il loro utilizzo rimanga sicuro.
Leggere la data di scadenza: cosa troviamo sulla confezione
Concentriamoci ora su come si legge la data di scadenza di ogni cosmetico. Come abbiamo detto in precedenza, essa è riportata sul packaging e rappresenta il primo dato indicativo al quale fare riferimento per determinare l’utilizzabilità di un prodotto o meno. Nell’ambito beauty, più che di scadenza parliamo di P.A.O. (acronimo di Period After Opening), termine che identifica il lasso di tempo entro il quale il prodotto rimane perfettamente integro e mantiene tutte le sue qualità, esattamente come se fosse stato appena acquistato. Il conteggio non parte dalla data dell’acquisto, ma dal giorno in cui la confezione viene aperta. Più nello specifico, vicino al numero che corrisponde a quello del lotto, si troverà il simbolo di un vasetto, all’interno del quale si potrà leggere una scritta che indica una M preceduta da un numero (ad esempio 6M, 12M e così via). Sarà proprio questo a indicare il numero massimo di mesi trascorsi dal primo utilizzo entro il quale le proprietà del prodotto rimarranno inalterate.
Come riconoscere i cosmetici scaduti
Alcuni esempi di prodotti scaduti che inviano un messaggio inequivocabile? Un esempio particolarmente lampante è costituito dalle creme. Che assumono una colorazione tendente al giallo, indipendentemente dal tipo di crema in questione. Se le scadenze, in questo caso, possono variare tantissimo a seconda dei tipi di prodotto, qualsiasi crema dopo un anno potrebbe iniziare a dare segni di deterioramento.
Anche l’ombretto presenta un P.A.O. indicativo di 12 mesi, ma il segnale lampante che sia arrivato il momento di sostituirlo consiste nella formazione di una patina scura sulla superficie. L’altro prodotto dedicato alla bellezza degli occhi che sicuramente è presente nella tua trousse, invece, il mascara, presenta una durata davvero effimera, che non va oltre i 3-4 mesi: trascorso questo periodo, noterai che inizia a seccarsi e i grumi ti impediranno di stenderlo in modo uniforme. L’eye-liner, invece, ha una tenuta maggiore e può durare fino a 6 mesi.
I prodotti di make-up che utilizzi come base per il viso, ovvero fondotinta, cipria, blush e correttore, hanno generalmente un ciclo vitale di un anno, al termine del quale iniziano ad accusare alcuni difetti strutturali. Il fondotinta, ad esempio, inizia a rilasciare umidità, e al contempo risulteranno diversi anche la sua consistenza e il suo colore. Qualcosa di simile accade al rossetto, che inizierà a presentare delle goccioline acquose in superficie che indicano indubbiamente un degrado, che può verificarsi prima del termine del P.A.O., solitamente fissato a 18 mesi.
I cosmetici naturali durano di meno?
Quanto abbiamo riportato finora sono informazioni indicative, dal momento che la brevità della scadenza dipende anche dal tipo di prodotto utilizzato e dalla sua formulazione. Ad esempio, i prodotti che vantano una composizione in gran parte di origine naturale, come quelli in vendita sul sito di Alerasia, sono sicuramente la scelta migliore in quanto più rispettosa della pelle, ma vanno anche a un degrado più rapido. Ciò si deve all’assenza di conservanti aggressivi, che normalmente intervengono per conferire maggiore stabilità alla formula, ritardando, ad esempio, la fuoriuscita di acqua che abbiamo menzionato in precedenza. In questi casi, dunque, è necessario prestare particolare attenzione al P.A.O., così da poter sfruttare al meglio tutte le proprietà benefiche degli ingredienti attentamente selezionati per questi articoli unici.
Tuttavia, , trascorso il periodo di tempo indicato dal P.A.O., anche per i prodotti più commerciali, il quantitativo di conservanti presente non riesce più a garantire la massima efficienza, di conseguenza diviene più probabile la proliferazione dei batteri. Quando questi entrano in contatto con la pelle, se usi un cosmetico scaduto, possono diventare fonte di reazioni allergiche, producendo eczemi, irritazioni, rossori, prurito, fino a vere e proprie dermatiti. Ciò chiaramente rappresenta un rischio per la salute di cute e labbra, intaccandone anche la naturale bellezza, ma non solo: considera che, una volta superata la data di scadenza, i principi attivi contenuti nelle creme e nei rossetti non saranno più così efficaci e, quindi, non sortiranno più il medesimo effetto. Ciò vale, ad esempio, per le creme anti-aging, che non garantiranno più miglioramenti evidenti, ma anche per quelle solari, che non saranno più in grado di proteggere dai raggi UV. Per evitare spiacevoli fenomeni, dunque, è bene prestare attenzione alla data di scadenza e anche a come cambiano i tuoi cosmetici nel tempo, sostituendo qualcosa che ti sembra non avere più le stesse caratteristiche di quando l’hai acquistato.
In presenza di formule ad alto contenuto di ingredienti naturali, talvolta la colorazione delle creme più variare leggermente nel tempo. Se il prodotto è stato opportunamente conservato (al riparo da sorgenti di luce e di calore) e siamo all’interno del periodo di tempo indicato dal PAO, queste variazioni sono normali e non alterano le proprietà del prodotto. Tutti i cosmetici prima di essere messi in commercio, sono infatti sottoposti a rigorosi test di stabilità, che stabiliscono esattamente per quanto tempo la formulazione rimane inalterata nel tempo.